Magia del mondo

Majella Geoparco Unesco

Il Parco nazionale della Majella entra a far parte dell’importante rete Unesco. Ora gli italiani sono undici.

Il cammino verso il riconoscimento è iniziato nel 2016 insieme all’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo che con l’Ente Parco ha siglato fin da subito un protocollo d’intesa per il progetto di candidatura, successivamente rinnovato fino alla nuova convenzione del dicembre scorso. Alla buona riuscita del processo di candidatura hanno contribuito i geologi della Commissione Geositi e Geoparchi dell’Ordine sotto il coordinamento del responsabile del Geoparco, la geologa dell’Ente Elena Liberatoscioli, e la supervisione scientifica della professoressa Etta Patacca Scandone.

Il riconoscimento è stato possibile per l’elevata geodiversità del territorio in termini di geositi. Infatti, nel Parco sono censiti 95 geositi, appartenenti a 8 tipologie: stratigrafici, sedimentologici e strutturali; paleontologici; geomorfologici; geoarcheologici; idrologici-idrogeologici; minerari. “Molte grotte sono di interesse archeologico, gli scoscesi versanti rocciosi delle montagne e i profondi valloni sono stati luogo ideale per gli eremiti nel Medioevo. Gli oltre 40 eremi della Maiella sono completamente fusi con la roccia calcarea.

Negli ultimi secoli le attività pastorali, agricole e minerarie hanno lasciato evidenti segni sul paesaggio dando una forte impronta sull’economia e la società locale: muretti e capanne in pietra a secco, decine di cunicoli minerari per lo sfruttamento del bitume e infrastrutture che sono oggi beni di archeologia industriale”.

Ora i geoparchi italiani sono undici, riconosciuti nella Rete Europea e nella Rete Globale sotto l’egida dell’UNESCO. Nel mondo sono 169, disseminati in 44 paesi e quelli italiani confermano il fantastico patrimonio geologico del nostro paese. Un risultato importante per il nostro territorio e per l’Abruzzo: il 22 aprile 2021 il Parco Nazionale della Majella è diventato patrimonio dell’Umanità.

Il ruolo che i Geoparchi italiani svolgono attualmente all’interno delle reti EGN e GGN è particolarmente significativo, non solo per il numero decisamente importante di territori coinvolti, ma anche e soprattutto per la qualità che gli stessi territori rappresentano a livello nazionale ed internazionale.

Una testimonianza forte ed autorevole, ancorché per nulla esaustiva, del fantastico patrimonio geologico del nostro Paese. Un riconoscimento prestigioso che gli undici Geoparchi hanno conseguito costruendo sui propri territori strategie gestionali innovative, in cui la geoconservazione, unitamente alle conseguenti attività didattiche, divulgative e fruitive, sono in grado di attivare un percorso virtuoso per lo sviluppo sostenibile, un processo di riqualificazione e valorizzazione territoriale attento al rispetto delle culture locali, ma sinergicamente proiettato verso un nuovo modello di uso del territorio medesimo.

Cos’è un geoparco dell’Unesco

Un geoparco riconosciuto a livello internazionale è un territorio che possiede un patrimonio geologico particolare e una strategia di sviluppo sostenibile. Sono molte le caratteristiche richieste per entrare in questa importante rete: l’area deve avere confini ben definiti e sufficiente estensione per consentire uno sviluppo economico efficace del comprensorio; inoltre un geoparco deve comprendere un certo numero di siti geologici di particolare importanza in termini di qualità scientifica, rarità, rilevanza estetica o valore educativo.

majella

La maggior parte dei siti presenti nel territorio di un geoparco deve appartenere al patrimonio geologico, ma il loro interesse può anche essere archeologico, naturalistico, storico o culturale. I siti di un geoparco devono essere collegati in rete e beneficiare di misure di protezione e gestione. Ma vi sono anche delle norme severe per continuare a farne parte: per esempio non è tollerata alcuna distruzione o vendita di reperti geologici di un geoparco. Un’area individuata quale geoparco deve essere amministrata da strutture ben definite, capaci di rinforzare la protezione, la valorizzazione e le politiche di sviluppo sostenibile all’interno del proprio territorio.

Dunque queste aree hanno un ruolo attivo nello sviluppo economico del territorio e devono realizzare un impatto positivo sulle condizioni di vita degli abitanti e sull’ambiente.

Con le caratteristiche della sua montagna, una grande barriera corallina emersa e un serbatoio calcareo che fornisce acqua a tutto l’Abruzzo meridionale.

Quali sono i geoparchi italiani

I geoparchi italiani, siti Unesco, sono:

  • Abruzzo – Parco Nazionale della Majella – Majella Geopark (Abruzzo)
  • Sicilia – Parco Naturale Regionale delle Madonie – Madonie UNESCO Global Geopark (Sicilia)
  • Sicilia – Distretto di Rocca di Cerere – Rocca di Cerere UNESCO Global Geopark (Sicilia)
  • Liguria – Parco Naturale Regionale del Beigua – Beigua UNESCO Global Geopark (Liguria)
  • Sardegna – Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna – Sardinia UNESCO Global Geopark (Sardegna)
  • Trentino – Parco Naturale Adamello Brenta – Adamello Brenta UNESCO Global Geopark (Trentino)
  • Campania – Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni – Cilento vallo di Diano e Alburni UNESCO Global Geopark (Campania)
  • Toscana – Parco Nazionale Tecnologico e Archeologico delle Colline Metallifere Grossetane – Tuscan Mining UNESCO Global Geopark (Toscana), Parco Naturale Regionale delle Alpi Apuane – Apuan Alps UNESCO Global Geopark (Toscana)
  • Piemonte – Sesia Val Grande Unesco Global Geopark (Piemonte)
  • Basilicata e Calabria – Parco Nazionale del Pollino – Pollino UNESCO Global Geopark (Basilicata/Calabria)
  • Reggio Calabria – Parco Nazionale dell’Aspromonte – Aspromonte Geopark (Calabria)

 

la Majella e la sua gente vi aspetta con tutto il calore,
la gentilezza e l’ospitalità proprie dell’Abruzzo forte e gentile!

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